• martedì , 3 Dicembre 2024

5 cose da sapere sull’intolleranza al lattosio

Sapevi che circa la metà degli italiani è affetta dall’intolleranza al lattosio, ma che solo alcuni manifestano i sintomi? E’ quanto riporta l’Associazione Italiana Latto-intolleranti AILI sul proprio sito web.

Ecco altre 5 cose che devi assolutamente sapere in merito all’intolleranza al lattosio, un disturbo digestivo sempre più diffuso:

1. Alcune varietà di formaggio e yogurt potrebbero non generare il disturbo

In vari casi, si vede che essere intolleranti al lattosio non significa  dire addio a tutti i latticini . Succede spesso che le persone non abbiano problemi a digerire lo yogurt, che contiene latte fermentato, o formaggi stagionati come parmigiano reggiano, gorgonzola, Emmenthal, groviera o formaggio cheddar che hanno quantitativi inferiori di lattosio rispetto ad altri latticini.  Come è possibile verificare se un formaggio ha un basso livello di lattosio? E’ molto semplice, basta controllare l’etichetta nutrizionale. Poiché il lattosio è lo zucchero disponibile nel latte, meno grammi di zucchero sono presenti sull’etichetta e quindi maggiori sono le probabilità di digerire il prodotto. Per saperne di più leggi: Formaggi senza lattosio: quelli adatti per gli intolleranti.

latte

2.  Alcune civiltà hanno maggiori probabilità di diventare intolleranti al lattosio rispetto ad altre

La ricerca rivela che circa il 75% della popolazione mondiale perde la capacità di abbattere il lattosio ad un certo punto, il che significa che molte persone diventano naturalmente intolleranti al lattosio nel  tempo. L’intolleranza al lattosio è più diffusa tra le persone di origine asiatica orientale. Colpisce più del 90% degli adulti in alcune comunità, come riporta il NIH . La circostanza è anche frequente tra le persone di origine ebraica, araba, africana occidentale, greca e italiana.

Secondo quanto riportato sul sito web dell’AILI, negli USA, l’intolleranza al lattosio interessa il 22% circa della popolazione adulta. In Europa invece la situazione è abbastanza varia: nell’ Europa meridionale si riscontra  circa il 70% di soggetti intolleranti al lattosio, circa il 30% nell’Europa centrale ed infine l’incidenza più bassa è quella dell’Europa del Nord con una percentuale del 5% circa.

3. L’intolleranza al lattosio cambia da persona a persona 

Le persone con intolleranza al lattosio hanno reazioni diverse a consumare i prodotti lattiero-caseari incriminati. In alcune persone piccole quantità di lattosio causano sintomi potenti come crampi addominali e diarrea mentre altre persone potrebbero soffrire solo di gas intestinale.

4. I sintomi  non tardano a manifestarsi 

I sintomi dell’intolleranza al lattosio si manifestano generalmente tra 30 minuti e due ore dopo aver assunto prodotti a base di latte. E più latte ingerisci, peggio ti senti.

5. I sintomi sono più acuti se si associano latticini ai carboidrati

Infine il manifestarsi dei sintomi dipende anche dal cibo che associamo ai latticini, in quanto è collegata alla velocità di svuotamento gastrico. Questo comporta che  se il lattosio si muove velocemente dallo stomaco ad un intestino con bassa attività lattasica, i sintomi saranno più importanti. Pertanto se il lattosio viene assunto insieme ai carboidrati, in particolare modo insieme ai carboidrati semplici, che incrementano la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi saranno più probabili o più intensi, al contrario  se il lattosio viene assunto insieme a grassi, che invece abbassano la velocità di svuotamento gastrico, i sintomi possono essere molto attenuati o addirittura non manifestarsi.

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