• mercoledì , 24 aprile 2024

Chuck Berry e il suo Rock ‘n’ Roll.

Chiamato da Bob Dylan “lo Shakespeare del Rock ‘n’ roll”Chuck Berry ci ha lasciato e viene ricordato da grandi nomi della musica rock e non solo con frasi e affermazioni di grande elogio, anche Bruce Springsteen quel giorno ha twittato sulla sua pagina una foto chiamando Berry “ un grande professionista , chitarrista e il più grande scrittore rock ‘n’ roll che sia mai vissuto”; altri lo chiamano il “missionario della religione Rock” e Mick Jagger addirittura afferma che Chuck Berry “brilla sopra gli altri ed è riuscito a gettare una strana luce sopra il sogno americano”.

Insomma, tutti sono d’accordo che ci ha lasciato un poeta rock.

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Le sue canzoni non sono solo state poesia, ma anche canzoni di lotte di vita reale, per la liberazione sessuale, per la libertà individuale e l’uguaglianza razziale, canzoni forti velate dalla tante avversità che si incontrano nella vita di tutti i giorni.

Così le sue canzoni divengono memorabili e non saranno mai destinate a scomparire, quindi, con i suoi testi e la sua musica rock non ci fornisce canzoncine orecchiabili, ma vera “musica” piena di passione, sentimenti forti, che dimostra chiaramente con la canzone “ Roll Over Beethoven” del 1956, che fu un colpo rivoluzionario nell’ambito della cultura e della società.

Maestro chitarrista , che riusciva a far saltare fuori dai diffusori con furia primordiale, la passione per la musica, mezzo espressivo per divulgare il suo pensiero; seduto sulla cima di uno stripped-down , dove la chitarra ne faceva da protagonista, inventò anche tecniche fino ad allora mai usate, come il “double-stop” che adesso viene impiegato da ogni chitarrista elettrico, ma che in quel contesto non esisteva.

Suoni innovativi e di ribellione da vero rock ‘n’ roll.

Conosciuto anche per i suoi “capricci” con le band di supporto che non avevano vita facile, Chuck Berry lascerà la sua musica impressa dentro ognuno di noi, come ricorda anche Keith Richards, “una delle mie più grandi luci” che sentiremo sempre ogni qualvolta che Richards suona la sua chitarra, percepiremo le influenze di Berry.

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