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Climatizzatori: cosa sono, come funzionano, che tipo ci sono in commercio

Sempre più persone decidono di installare nelle proprie case dei climatizzatori. Particolarmente utili durante la stagione estiva, per superare le giornate più torride, spesso vengono accesi anche di notte, comportando un consumo di energia elettrica non affatto indifferente. Da qualche anno a questa parte, inoltre, vi sono dei climatizzatori che aiutano anche a riscaldare l’abitazione e la loro operatività può essere sfruttata durante tutto l’anno. Ecco quindi di seguito alcuni validi consigli da seguire prima di acquistare un nuovo climatizzatore e risparmiare sulla spesa energetica. Bastano alcuni piccoli accorgimenti, infatti, per ottimizzare le prestazioni senza spendere cifre esorbitanti.

climatizzatore casa

Come funziona un climatizzatore

Innanzitutto cerchiamo di capire come funziona un climatizzatore. A tal proposito è bene ricordare che lo scopo del condizionatore è quello di raffrescare e ridurre l’umidità dell’ambiente in cui è posizionato. Il concetto alla base del funzionamento di questo tipo di dispositivo è il seguente: un fluido che evapora assorbe calore mentre per l’operazione inversa, ossia quando questo condensa, cede calore. Il fluido, passando in un circuito chiuso all’interno dei condizionatori, evapora sfruttando l’aria calda presente all’interno della stanza, quindi raffreddando la stanza. Quando lo stesso fluido passa nell’unità esterna rilascia il calore nell’ambiente esterno condensando. Per questo motivo dall’unità esterna esce la condensa, che non è altro che acqua presente nell’aria dovuta al passaggio di calore.

Consumo

Come già detto, l’utilizzo del climatizzatore comporta inevitabilmente il consumo dell’energia elettrica. L’aumento della bolletta dipende quindi dal reale consumo effettuato e a tal proposito vi ricordiamo che quest’ultimo dipende da vari fattori, come ad esempio: utilizzo del condizionatore, modello di apparecchio, clima, caratteristiche dell’edificio, quali isolamento delle pareti e del tetto, esposizione, infissi. Tra gli altri fattori da prendere in considerazione si annovera la classe energetica del climatizzatore e quindi il modello utilizzato.

A parità di condizioni esterne, ad esempio, un’abitazione esposta tutta al sole con uno scarso isolamento termico delle pareti e del tetto, avrà bisogno di più potenza per ottenere la temperatura desiderata rispetto ad una casa ben isolata termicamente, posta in zona d’ombra e orientata verso nord. È facile dunque intuire che uno stesso climatizzatore utilizza più potenza se è installata in una stanza molto assolata e con uno scarso isolamento rispetto ad un’altra orientata a nord e ben coibentata con l’esterno. Come tutti i tipi di elettrodomestici, inoltre, il condizionatore acceso per un certo numero di ore non consuma sempre la stessa quantità di energia durante il suo funzionamento. Inoltre le prestazioni variano in funzione delle condizioni esterne e di conseguenza sia della zona geografica in cui è collocato l’edificio, oltre al periodo dell’anno in cui ci si trova.

Classe energetica del climatizzatore

Il costo di un climatizzatore non dipende solamente dal tipo di classe energetica, ma anche da altri fattori come numero di split e dal modello se tradizionale o a inverter. La classe energetica deve essere obbligatoriamente indicata nell’etichetta energetica e ne indica l’efficienza.

Un condizionatore con una classe energetica superiore consumerà ovviamente meno corrente di un modello più vecchio per raffrescare lo stesso tipo di ambiente.

Nell’etichetta, inoltre, viene mostrato il consumo del climatizzatore, rilevato in condizioni di laboratorio. Nella realtà il consumo varia in base alle oscillazioni climatiche e per sapere il consumo preciso del nostro condizionatore è opportuno utilizzare un misuratore di corrente.

In commercio ne sono disponibili di vari tipi, in base alle proprie esigenze. Basta collegare direttamente alla presa per un singolo elettrodomestico oppure con una multipresa per misurare più dispositivi e il gioco è fatto.

Dal 2013, inoltre, sono entrate in vigore le nuove etichette energetiche per i climatizzatori, che offrono un’immediata indicazione del consumo di energia. Il condizionamento arriva a costituire in media circa il 15% del consumo elettrico totale. L’indice SEER indica l’efficienza stagionale della macchina in funzione raffreddamento, mentre l’indice SCOP valuta l’efficienza stagionale in modalità riscaldamento.

Tipi di climatizzatori

In commercio sono disponibili vari tipi di condizionatori, ognuno in grado di adattarsi alle diverse esigenze. È possibile scegliere tra un condizionatore senza unità esterna, fisso o portatile. L’utilizzo di un climatizzatore senza unità esterna si rivela particolarmente utile quando l’installazione dell’unità esterna è difficoltosa. Il funzionamento è il medesimo, ma tutti i componenti sono nella stessa macchina collegata sempre con l’ambiente esterno tramite dei tubi. In generale rispetto agli altri sono più rumorosi ed hanno delle prestazioni inferiori dal punto di vista dell’efficienza.

I climatizzatori con unità esterna sono senz’ombra di dubbio la tipologia più diffusa. Presentano con il classico split installato nei diversi ambienti della casa e l’unità esterna posta al di fuori della finestra oppure in balcone o in terrazzo. In base alla potenza del proprio climatizzatore è possibile collegare uno o più split interni al motore esterno.

Esiste anche il climatizzatore a pompa di calore che può funzionare in senso inverso, producendo aria calda nelle mezze stagioni. Precisiamo che questo tipo di sistema di riscaldamento non può sostituire un vero e proprio impianto ma rappresenta una valida soluzione in particolari condizioni.

Alcuni consigli utili

Se desiderate diminuire il consumo dei climatizzatori vi consigliamo di prestare attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti. In particolare vi suggeriamo di acquistare un climatizzatore con classe energetica elevata e di potenza proporzionata all’ambiente da climatizzare e utilizzare il deumidificatore in modo tale da limitare l’accensione prolungata. È importante avere un buon isolamento della casa, impostare una temperatura non troppo bassa, non aprire le finestre soprattutto nei momenti caldi della giornata, non lasciare acceso il climatizzatore tutto il giorno, bensì programmarne l’accensione e lo spegnimento, effettuare una regolare manutenzione e pulizia dei filtri.

Per finire, quando decidete di acquistare un climatizzatore, accertatevi di reperire tutte le possibili informazioni in merito e confrontare le varie marche e modelli, in modo tale da trovare la soluzione giusta per voi e avere un sistema di climatizzazione efficiente.

A tal proposito è bene sapere che la maggior parte dei condizionatori sono fabbricati in Cina e che la differenza tra una gamma e l’altra si rileva soprattutto nelle prestazioni, nel rendimento, nell’estetica ed ovviamente nel prezzo. Ricordiamo, inoltre, che i condizionatori on/off senza tecnologia inverter per modularne il funzionamento sono fuori dal mercato dal 2013.

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