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Storie e origini della pizza: la nascita del cibo più mangiato al mondo

La pizza è un cibo irrinunciabile nel weekend, ma è anche molto amata durante tutti gli altri giorni della settimana. Fare una serata a tutto pizza con gli amici è una sorta di rituale da ripetere almeno due volte al mese. Gli italiani amano mangiarla in pizzeria ma, sono tanti anche quelli che più si dilettano nella preparazione homemade.

Un cibo semplice, l’emblema del gusto italiano, perfetta da mangiare sia a pranzo che a cena. Per preparare la pizza in casa bastano davvero pochi minuti, l’importante è preparare l’impasto molte ore prima per fargli fare una lunga lievitazione.

Ma quando è nata la pizza? Chi è stato l’inventore del cibo più mangiato al mondo? Scopriamolo.

Storia della pizza napoletana

Parliamo specificatamente della pizza napoletana, nata a Napoli tra il 1700 e il 1800. Durante queglipizza margherita anni, in una città densamente popolata, questo cibo cotto, completo e nutriente, diventa il nutrimento di quelle fasce di popolazione meno abbiente e, in poco tempo, diventa così popolare da indurre alcune persone ad investire nell’apertura dei primi forni dedicati alla pizza. È in questo momento che nascono le prime pizzerie.

Dai forni che affacciavano direttamente in strada, venivano sfornate ogni giorno migliaia di pizze che, i garzoni conservavano in stufe di metallo e vendute agli angoli delle strade.

La pizza si mantiene tiepida, ma i napoletani non si fanno il problema, la mangiano fredda e piegata a libretto. I forni iniziano a produrre pizze dalle prime ore del mattino fino alla sera tarda.

La leggenda vuole che re Ferdinando I nel 1815 portò il pizzaiolo Antonio Testa a Capodimonte nelle residenze reali per fargli produrre delle pizze da far assaggiare alla Regina e a tutta la corte. Questo cibo, inizialmente destinato alle fasce povere, perché economico, diventa popolare anche tra i benestanti.

Ma come nacque la pizza margherita? La storia ci racconta che nella pizzeria della Sant’Anna di Palazzo a Napoli, alla fine del 1700, lavorare un pizzaiolo di fama dell’epoca, Pietro Colicchio. Il figlio che ereditò la pizzeria, la cedette poi a Raffaele Esposito. Fu quest’ultimo pizzaiolo a creare la prima pizza margherita per omaggiare la Regina di Savoia. Una pizza con pomodoro, mozzarella e basilico, a richiamare i colori dell’Italia. La Regina ringraziò pubblicamente Raffaele Esposito e da quel momento tutto iniziarono a chiamare quella pizza Margherita.

Tuttavia, è probabile che questa pizza così condita fosse già nota tra i napoletani, poiché i pizzaioli si sbizzarrivano a creare ogni volta nuovi gusti mischiando diversi ingredienti.

Nel ’900 il successo della pizza aumenta notevolmente e crescono anche i forni in cui mangiarla. All’inizio del ventesimo secolo viene importata negli USA, lì la comunità di immigrati inizia a produrla e diffonderla, e in poco tempo, diventa un cibo talmente amato dagli statunitensi che, iniziano a diffondere la loro versione.

Oggi, in tutto il mondo, la pizza viene preparata secondo diverse ricette e tradizioni. Nonostante esistano tantissimi abbinamenti, alcuni molto particolari, la pizza margherita resta la più richiesta e consumata in assoluto.

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